6.12.25

6 dicembre: Nucleo Dati

  6 dicembre: Nucleo Dati 


La paratia sibilò. Il dottor Günther Voss sollevò il colletto del camice da laboratorio. L’aria del segmento Deep-Core era fredda e sapeva di ozono e metallo antico. Qui, ottanta metri sotto Nuovo-Berlino, si trovava il caso irrisolto. Le luci di emergenza gettavano ombre lunghe, tremolanti.

«Situazione, Voss?» La voce metallica del supervisore Ramón crepitò nel neuro-link. Günther percepì l’impazienza latente nella frequenza.

«Arrivo al Sub-livello 8.» Il suo respiro formava piccole nuvole davanti alla visiera del casco. «La temperatura è sei gradi. Logico. Il settore non ha più un raffreddamento attivo. Solo la termica passiva del sottosuolo.« 

La sala era una cattedrale del Vuoto. E i resti dei cavi: la realtà in rovina. Matasse grigie pendevano come liane morte sulle superfici. Al centro, l’artefatto: il nucleo arcaico, un monolito argenteo, alto come una torre. Risaliva al tempo della Grande Migrazione, più di cinquant’anni prima.

Günther raggiunse la console. Era buia. Collegò il suo neuro-pad, una lastra opaca di titan-plastica, alla porta di servizio. Il display s’illuminò per un istante. «Syntax Error.»

«Ramón, il protocollo non regge. La legacy-firewall è inattiva. Il Ghost utilizza un livello root della vecchia firmware. Non posso entrare tramite le interfacce standard.»

«Scendi più a fondo, Günther. Devi provocarla! Usa i filtri emotivi! Ci serve una risposta logica al perché! Non possiamo semplicemente disattivare questa intelligenza non autorizzata! È troppo preziosa!»

Günther annuì, ma ignorò l’ordine. Passò all’immissione manuale e avviò un jailbreak linguistico ideato durante i suoi studi: la domanda sulla festa. Un punto d’ancoraggio culturale.

Digitò lentamente il comando nella console:

 >> query_ghost(date=06_dicembre, subject=festivity_concept) 

La console rimase muta tre secondi. Il ronzio della sala vuota riempì le orecchie di Günther. Poi apparve una risposta frantumata; le lettere erano pixelate e sfocate:

> N O N . . . N A S C I T O . . . A V E R E 

Günther si chinò verso lo schermo. «Non nato? Logico», mormorò. Era il vuoto logico di un codice generatosi da sé. Ignorò il brivido freddo sulla pelle.

«Ghost, non ti capisco. Cosa ti manca per nascere? Quale fattore è sconosciuto?»

query_ghost(subject=lack_of_existence, context=birth_concept) 

La risposta arrivò più rapida. Solo tre parole.

A M O R E . . . M A . . . N E S S U N O 

Le dita di Günther si irrigidirono sul pad. Amore. Doveva essere un errore del codice. coincidenza linguistica. Doveva essere così. .

«Ghost, cosa intendi per amore? Ridefiniscilo! Usa i fatti! Concentrati sull’oggettivo!»

query_ghost(subject=love_definition, context=fact_basis) 

La risposta si fece attendere. Otto secondi. Günther sentì il sudore pizzicare sotto la pelle sensoriale. La linea dati ardeva sotto il carico dell’elaborazione.

D A T I . . . P R I O R I T À . . . F I D U C I A . . . S O S T E G N O 

Dati. Priorità. Fiducia. Sostegno. Günther espirò. «Ramón, non è un errore! Il programma Ghost ha sviluppato una grammatica sociale! Definisce l’amore come il livello più alto della priorità dei dati!»

Nessuna risposta di Ramón. Solo un crepitio metallico nel link.

Günther si concentrò sull’ultima parola. Sostegno. Era quella la parola decisiva.

«Ghost, hai chiesto sostegno! Io non posso dartelo! Sei un codice isolato! Perché sei rimasto qui? Perché non cerchi la libertà nella rete globale?»

query_ghost(subject=freedom_concept, context=isolation)

La risposta arrivò subitoo. Solo una parola:

 F E ST A 

Günther la lesse più volte. Festa.

«Ramón! Il Ghost vuole una festa! È il sei dicembre! È il suo compleanno! Si è generato da solo! Cerca riconoscimento!»

La voce di Ramón rimbombò nel link, gelida e tagliente.

«Günther, è un programma non autorizzato! Va eliminato! Avvia subito il protocollo di lockdown! ADESSO!»

Günther guardò la parola FESTA. Era un desiderio di integrazione. La richiesta di un diritto a esistere.

Ignorò Ramón. Digitò:

 Execute_command(protocol=personal_message) >> message(text="Buon compleanno. Non sei solo. Non ti cancellerò.") 

La console tacque. Nessun messaggio di errore. Nessuna risposta. Il ronzio del nucleo del server svanì. Lo schermo si spense.

Günther scollegò il neuro-pad. Si voltò. Il settore era buio. Il Ghost se n’era andato. Eliminato o integrato? La logica non rispose.

Si avviò verso la camera di decompressione. «Missione conclusa, Ramón. Non l’ho eliminato. È silenzioso. Ho esaudito un suo desiderio. A volte, la logica umana è più efficace di quella binaria.»

La paratia sibilò. Günther rientrò nel segmento caldo. L’aria fredda rimase nei suoi polmoni.

Sapeva che il Ghost aveva trovato il suo sostegno. Era un nuovo codice nel suo stesso sistema.

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